Violato il principio meritocratico annullato il concorso

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Il giudice ordinario, chiamato a pronunciarsi in merito alla regolarità di un concorso svoltosi in violazione del principi e criteri meritocratici previsti dal Bando di un concorso, in ossequio alla nota giurisprudenza amministrativa relativa al c.d. il principio dell’autovincolo dell’Amministrazione, con sentenza, ha annullato la selezione

Il Giudice ordinario, conformandosi alla granitica giurisprudenza amministrativa in materia, ha ribadito che la disciplina di gara deve essere applicata a tutti i concorrenti uniformemente, altrimenti si palesa la violazione dei principi di correttezza e buona fede previsti dagli artt. 1175 e 1375 del c.c.

Per tale motivo, se il bando impone ai concorrenti di presentare la documentazione necessaria ai fini della valutazione entro una determinata data, non vi è la possibilità che l’Amministrazione possa valutare correttamente la documentazione presentata oltre tale termine, altrimenti, si manifesterebbe una evidente violazione del fondamentale principio di par condicio competitorum. In caso contrario, infatti, il candidato che ha rispettato le regole del bando verrebbe paradossalmente penalizzato da una condotta conforme al regolamento di gara.

Ne consegue che, ogniqualvolta vi sia una violazione da parte dell’Amministrazione dei principi meritocratici sanciti nella lex specialis, la selezione deve essere annullata.

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