Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un nuovo bando di concorso per l’assunzione di oltre 19.000 docenti, suddivisi in diverse categorie. In dettaglio, sono previsti:
- Scuola dell’infanzia e primaria: 8.355 posti
- Scuola secondaria di primo e secondo grado: 10.677 posti
- Posti di sostegno: 4.840 posti
Dichiarazioni del Ministro Valditara
Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha sottolineato che l’avvio di questi concorsi è una tappa cruciale nel rafforzamento del sistema scolastico italiano. “Con l’obiettivo di assumere 70.000 docenti entro il 2026, stiamo investendo su una scuola che favorisca crescita e inclusione”, ha dichiarato.
Requisiti di Partecipazione
Il concorso è aperto a chi possiede titoli specifici per i vari gradi scolastici. Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, i requisiti includono una laurea specifica per la classe di concorso e abilitazione, oppure una laurea con almeno tre anni di servizio o 24 CFU. Per la scuola dell’infanzia e primaria, sono richiesti titoli come la laurea in Scienze della Formazione Primaria o diploma magistrale. Per iposti di sostegno, è necessaria una specializzazione conseguita tramite il DM n. 249/2010.
Come Presentare la Domanda
Le domande devono essere presentate entro il 30 dicembre 2024 tramite il Portale InPA. Per partecipare, è necessario possedere lo SPID e una PEC intestata al candidato.
Novità del Concorso PNRR2
Tra le principali novità vi sono la selezione basata sui punteggi più alti ottenuti nella prova scritta, e l’ammissione alle prove orali solo per un numero limitato di candidati. È stato anche introdotto un aggiornamento nei programmi, con nuove discipline come il Neogreco e l’Ebraico.
Prova Scritta
La prova scritta consisterà in 50 quesiti a risposta multipla da completare in 100 minuti. I temi riguarderanno aree come pedagogia, psicopedagogia, metodologie didattiche e competenze digitali.
Prova Orale
Superata la prova scritta, i candidati affronteranno la prova orale, che avrà una durata di 45 minuti. In questa fase, sarà valutata la competenza pedagogica, didattica e la capacità di progettazione didattica, oltre alla competenza in lingua inglese (livello B2).
Con queste nuove opportunità, il Ministero mira a potenziare l’offerta formativa italiana, rispondendo alle sfide educative del futuro.