La recente decisione del Consiglio di Stato (Sez. III, n. 7227/2025) segna un punto fermo nella materia dei risarcimenti per esclusione illegittima o annullamento delle gare pubbliche: il danno da perdita di chance è riconoscibile solo se l’impresa dimostra di aver avuto una reale probabilità di vittoria, non una semplice possibilità teorica.
⚖️ Cosa significa “probabilità seria e concreta”
La chance risarcibile è quella che si fonda su elementi oggettivi e verificabili:
- punteggi ottenuti in precedenti valutazioni,
- posizionamento utile nella graduatoria provvisoria,
- documentazione che provi la capacità tecnica o economica adeguata,
- errori di procedura che abbiano effettivamente inciso sull’esito della gara.
In altre parole, non basta essere stati esclusi illegittimamente: serve dimostrare che, senza quell’errore, l’impresa avrebbe avuto buone probabilità di aggiudicarsi l’appalto.
🏛️ Implicazioni per le stazioni appaltanti
Le amministrazioni devono:
- curare la trasparenza e tracciabilità di ogni fase della gara;
- motivare chiaramente esclusioni e punteggi assegnati;
- documentare in modo completo ogni decisione, così da ridurre il rischio di contenzioso risarcitorio.
Una gestione accurata del procedimento riduce la possibilità che un operatore possa sostenere di aver perso una chance concreta di vittoria.
🧾 Implicazioni per le imprese partecipanti
Per gli operatori economici, la sentenza rappresenta un invito a:
- conservare ogni documento utile a dimostrare la propria posizione competitiva (punteggi, corrispondenza, offerte tecniche);
- richiedere accesso agli atti in caso di esclusione o irregolarità;
- presentare istanze di autotutela o ricorsi tempestivi, per rafforzare la posizione probatoria;
- collaborare con consulenti legali e tecnici per quantificare il danno in termini realistici e dimostrabili.
💡 In sintesi
Questa interpretazione non restringe la tutela degli operatori, ma la rende più selettiva e coerente con il principio di effettività del danno.
Solo la chance reale, concreta e documentata può essere oggetto di risarcimento.
Un messaggio chiaro sia per chi gestisce gli appalti, sia per chi vi partecipa: la correttezza delle procedure e la qualità della documentazione sono oggi più che mai decisive.
