MIT: Linee guida per l’assegnazione del CUI in caso di lotti deserti

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha recentemente fornito chiarimenti riguardo alla gestione del Codice Unico di Intervento (CUI) nelle procedure di gara suddivise in lotti, in particolare quando alcuni di essi risultano deserti.

Il quesito posto al MIT

Una stazione appaltante ha sottoposto al MIT il seguente scenario: un intervento inserito nella programmazione triennale degli acquisti di beni e servizi per l’annualità 2024, articolato in più lotti e associato a un unico CUI e Codice Unico di Progetto (CUP), ha visto l’aggiudicazione di alcuni lotti, mentre altri sono andati deserti. La domanda era se, per indire una nuova procedura nell’anno 2024 per i lotti non aggiudicati, fosse necessario:

a) Utilizzare il CUI originariamente assegnato all’intervento principale, senza necessità di modifica, considerando i lotti deserti come parte dell’intervento programmato;

b) Inserire un nuovo intervento per il valore residuo dei lotti non aggiudicati, mantenendo l’intervento principale già espletato e acquisendo un nuovo CUI;

c) Modificare il valore dell’intervento principale (già espletato con gara) associato al relativo CUI, estrapolando il valore da riportare nel nuovo intervento, cui assegnare un altro CUI.

La risposta del MIT

Il Supporto Giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT, nel parere n. 3202 del 30 gennaio 2025, ha chiarito che la scelta tra le opzioni dipende dalla gestione del CUI e dall’intervento già programmato:

  • Opzione a): È possibile mantenere il CUI originario senza necessità di modifica, qualora i lotti non aggiudicati siano considerati parte integrante dello stesso intervento programmato e non vi siano cambiamenti significativi nel valore complessivo o nelle finalità dell’intervento. Questa soluzione è valida se i fondi e le procedure di finanziamento rimangono invariati.
  • Opzione b): Inserire un nuovo intervento con un CUI separato può essere necessario qualora i lotti non aggiudicati richiedano un’approvazione distinta o vi siano variazioni significative rispetto all’intervento originario, come una nuova suddivisione in lotti o modifiche nelle fonti di finanziamento.
  • Opzione c): Modificare il valore del CUI originario estrapolando i lotti non aggiudicati è appropriato se si intende contabilizzarli separatamente nel bilancio o se l’intervento originario necessita di una revisione in funzione delle aggiudicazioni già avvenute.

Considerazioni finali

La decisione su quale opzione adottare deve essere valutata attentamente dalla stazione appaltante, tenendo conto delle specificità dell’intervento, delle fonti di finanziamento e delle esigenze procedurali. È fondamentale garantire che la gestione del CUI sia coerente con la programmazione triennale e con le normative vigenti, assicurando trasparenza e correttezza nelle procedure di gara.