Con la Delibera del 13 marzo 2025, l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha fornito un importante chiarimento interpretativo:il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) può presiedere la commissione giudicatrice anche negli appalti sopra soglia, nonostante il silenzio del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) in merito.
📌 Cosa prevede il Codice
L’art. 93, comma 3, del Codice consente al RUP di essere membro della commissione, ma non fa espresso riferimento alla possibilità di presiederla. Nonostante questo, l’ANAC ha adottato un orientamento estensivo, basato sulla volontà del legislatore di semplificare le procedure e valorizzare il ruolo del RUP nella gestione dell’intero ciclo dell’appalto.
✅ La posizione dell’ANAC
Secondo l’Autorità, non esiste alcuna norma che vieti esplicitamente al RUP di assumere la presidenza della commissione. Anzi, in presenza di competenze adeguate e assenza di conflitto d’interessi, il RUP può ricoprire quel ruolo anche in appalti di valore superiore alla soglia comunitaria.
Questa interpretazione:
- favorisce una semplificazione amministrativa,
- garantisce maggiore continuità e coerenza nella gestione della procedura di gara,
- rafforza la responsabilizzazione del RUP come figura centrale nel nuovo Codice.
⚠️ Conflitto di interessi: i nuovi chiarimenti
Oltre alla questione sulla presidenza del RUP, l’ANAC ha ribadito l’importanza di vigilare suiconflitti di interessi nei commissari di gara.
Viene specificato che:
- Non è necessario che vi sia un vantaggio economico diretto perché sussista il conflitto;
- È sufficiente anche una asimmetria informativa o una situazione potenzialmente lesiva della parità tra concorrenti;
- Le stazioni appaltanti sono tenute a fareun’analisi preventiva accurata sui profili di incompatibilità, anche potenziale.
📌 Cosa cambia per le stazioni appaltanti?
Le PA dovranno:
- Valutare con attenzione quando è opportuno nominare il RUP come presidente;
- Garantire l’assenza di conflitti di interesse e documentare adeguatamente tale verifica;
- Formare il personale sulle nuove responsabilità e poteri del RUP introdotti dal D.Lgs. 36/2023.
Questi chiarimenti dell’ANAC offrono una maggiore flessibilità operativa e rappresentano un ulteriore passo verso la semplificazione e professionalizzazione della gestione degli appalti pubblici, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza.