Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023), cambiano in modo significativo le regole sull’esecuzione dei contratti pubblici relativi a servizi e forniture. Al centro della riforma, una ridefinizione precisa di ruoli, responsabilità e obblighi operativi per due figure chiave: il RUP (Responsabile Unico di Progetto) e il DEC (Direttore dell’Esecuzione del Contratto).
🎯 Obiettivo: controllo più efficace, tracciabile e responsabile
La nuova disciplina, in vigore dal 1° luglio 2023, punta a garantire maggiore trasparenza, qualità e accountability nella fase esecutiva degli appalti, rafforzando i controlli e chiarendo la distribuzione dei compiti tra le due figure coinvolte.
👤 Il ruolo del RUP: regia e coordinamento
Il RUP resta il punto di riferimento unico per la gestione complessiva dell’appalto. In base all’art. 15 e all’art. 114 del Codice, è responsabile:
- del coordinamento e della supervisione dell’esecuzione;
- del rispetto dei tempi, costi e qualità contrattuali;
- del controllo tecnico-contabile;
- della gestione delle criticità, anche attraverso l’intervento di supporti tecnici o direttori operativi.
In sostanza, il RUP esercita un controllo “alto” e strategico, con visione d’insieme sul progetto.
🧑💼 Il DEC: controllo operativo e verifiche puntuali
Il DEC, figura obbligatoria solo in presenza di contratti particolarmente complessi o rilevanti, svolge invece un controllo “di dettaglio” e quotidiano:
- redige verbali, relazioni e rapporti di monitoraggio;
- verifica la corretta esecuzione delle prestazioni contrattuali;
- segnala eventuali inadempienze o ritardi;
- propone sospensioni o modifiche in corso d’opera.
Il DEC è nominato dal RUP ma agisce in piena autonomia nella fase esecutiva, garantendo latracciabilità documentale di ogni attività svolta.
⚖️ Le responsabilità: nessuna sovrapposizione, ma obbligo di collaborazione
Il nuovo assetto normativo mira a evitare sovrapposizioni e ambiguità. Per questo, i compiti di RUP e DEC devono essereformalizzati in modo chiaro nei documenti di nomina e nei piani di esecuzione contrattuale.
Inoltre, la Delibera ANAC n. 497 del 29 ottobre 2024 ha ribadito l’importanza di:
- adottare strumenti digitali per il monitoraggio e la verifica delle prestazioni;
- garantire la documentazione puntuale e accessibile di tutte le attività;
- rendere misurabile il controllo, anche ai fini di eventuali incentivi economici.
📲 Digitalizzazione e misurabilità: la nuova frontiera del controllo
Il Codice incoraggia l’uso di piattaforme digitali certificate per la gestione dell’esecuzione contrattuale (come portali di e-procurement, sistemi di contabilità integrata o tracciamento delle attività). Questo approccio consente di:
- migliorare la trasparenza e la rendicontazione;
- semplificare i controlli interni;
- velocizzare eventuali azioni correttive.
✅ In sintesi: un sistema più chiaro, sicuro e tracciabile
Con la nuova disciplina, la gestione dell’esecuzione nei contratti di servizi e forniture diventa più strutturata e affidabile, grazie a:
- una netta distinzione di ruoli tra RUP e DEC;
- un sistema di controllo integrato, multilivello e documentato;
- il rafforzamento dell’accountability pubblica;
- una spinta verso la digitalizzazione della PA.
Un cambio di paradigma che promette maggiore efficienza operativa e qualità nella realizzazione dei contratti pubblici.
